Imbottiti e design: l’ergonomia dei pezzi di Carlo Mollino
Carlo Mollino, geniale architetto e designer d’interni, è stato uno dei designer di mobili più influenti del XX secolo in Italia. In questo articolo lo vogliamo ricordare per i mobili eccentrici che ha disegnato nel corso della vita, destinati alla produzione in serie.
Oggi, ricordiamo Mollino soprattutto perché è riuscito a disegnare strani mobili che, vista la loro particolarità e qualità, si apprezzano al pari di opere d’arte. Nelle audizioni, infatti, raggiungono prezzi degni dei maestri d’arte contemporanei.
Per esempio, nel 2005, un tavolo in legno e vetro disegnato da Mollino nel 1949 è stato venduto da Christie’s a New York per $ 3.824.000, record per un singolo mobile del XX secolo.
Mobili ergonomici: la sua firma
Tratto distintivo della sua produzione è l’attenzione la connessione ergonomica tra il corpo umano e il design del mobile.
Infatti, il suo interesse per la forma dei corpi, in particolare alla bellezza femminile, è testimoniato in una fotografia in bianco e nero scattata dall’architetto.
La fotografia mostra una donna seduta con le ginocchia alzate a forma di una graziosa “N”. Il soggetto posa su una sedia di legno, ispirata ai tradizionali mobili alpini, dove lo schienale della sedia e la spina dorsale della donna tracciano un’unica curva sinuosa.
La predilezione per i modelli unici
La sua produzione rappresenta una meravigliosa introduzione al lavoro e alla mentalità di uno degli uomini del Rinascimento del XX secolo.
Mollino ha mostrato nel corso della sua vita interesse verso molteplici scuole architettoniche: è stato in grado di evolversi costantemente, passando dal razionalismo al modernismo, dallo stile retrò-antico al surrealismo.
Pochi dei suoi mobili di design sono disegnati per diventare delle vere e proprie serie.
I suoi tavoli, lampade ed imbottiti meticolosamente progettati, le soluzioni innovative usate nei suoi mobili, le tecniche pionieristiche dei materiali, le forme audaci (non amava usare linee rette nei suoi progetti) hanno reso unici e inconfondibili i suoi pezzi.